lunedì 4 novembre 2013

E a mio nipote Albert lascio l'isola che ho vinto a fatty hagan in una partita a poker - David Forrest

Il Saggiatore, I ed. 1977. Titolo originale: And to My Nephew Albert I Leave the Island What I Won off Fatty Hagan in a Poker Game (1969). Traduzione di Ida Omboni.

Delizioso. Un irresistibile racconto umoristico che  ridicolizza la Guerra Fredda soavemente, all'insegna del pacifismo degli anni '60. I personaggi sono al servizio del dipanarsi di una storia esilarante ma non priva di impegno politico, che vede contrapposti Russi e Americani che si contendono uno squallido isolotto di proprietà di un giovane inglese. Quest'ultimo, in mezzo alla Guerra fredda sulla sua proprietà, ha il solo pensiero di concludere il rapporto sessuale interrotto dall'arrivo dei russi, e si comporta di conseguenza. Russi e americani si scrutano, si temono, e cominciano ad interagire, all'inizio per necessità, date le circostanze, e in seguito con esiti esilaranti.
Il messaggio è Peace&Love (e alcool) (e non poteva essere diversamente in un romanzo di quell'epoca), raccontato con umorismo e leggerezza.
 Un plauso alla traduzione: il linguaggio dei russi che parlano un improbabile, divertentissimo inglese è stato reso in italiano con giochi di parole spettacolari e divertenti almeno quanto in originale.

PS. Il nome dell'autore è in realtà uno pseudonimo dietro cui si nascondono due scrittori, Robert Forres-Webb e David Eliades, che negli anni '60-'70 scrissero quattro romanzi tutti su questo stile. 

* Da leggere perché:
- è divertente e leggero
- è il ritratto umoristico di un'epoca
- i giochi di parole dei russi che parlano in italiano (inglese nell'originale) sono caleidoscopici *

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